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“Amava l’umanità, ma non sopportava il vicino di sopra!” (Antonio Castronuovo)
Orazio Godi fu colui che nel dicembre 1577 organizzò e concretizzò l’uccisione di Fabio Piovene, proprietario di Villa Godi Piovene, la villa confinante a Villa Godi Malinverni nel colle di Lonedo.
Fu così bandito dalla Repubblica di Venezia i suoi beni in Carrè e Marano vennero confiscati e donati alla famiglia Piovene come indennizzo e simbolo di riconciliazione tra le due famiglie.
Orazio Godi trascorse i suoi ultimi anni presso la corte di Emanuele Filiberto in Piemonte.
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